DEBORA PICCININI, PITTRICE CONTEMPORANEA

di Alessio Santiago Policarpo

 

 

Debora Piccinini è nata nel 1989 ad Ortona a Mare, nella provincia di Chieti, e attualmente vive e lavora a Firenze. Dopo aver frequentato il liceo artistico Giuseppe Misticoni di Pescara si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, presso la scuola di pittura del Professore Adriano Bimbi, dove si diploma nel 2014 presentando una tesi in storia dell’arte dal titolo “Il Chiostro dello Scalzo di Andrea Del Sarto: considerazioni sulla pittura monocroma e il disegno”. Durante gli anni dell’accademia e successivamente, la Piccinini prende parte a diversi progetti artistici con residenza in varie zone della Toscana, dove ha modo di confrontarsi con lo studio del paesaggio dal vero e di partecipare a collettive. Nel 2016 frequenta come borsista il corso di incisione presso la Scuola Internazionale d’arte Grafica “Il Bisonte”.

 

16730460_418500888494893_7606811164639215614_n

Il tabernacolo di Raffaele, tecnica mista su carta, cm 7×9, 2016

 

17155257_433233867021595_7949678133204901665_n

Wunderkammer, tecnica mista su carta, cm 7×9, 2016

 

Le opere dell’artista abruzzese, di ridotte dimensioni, rivelano un intenso amore per i dettagli e per le atmosfere sospese: sono rappresentati oggetti della quotidianità, legati al lavoro o all’arte, realizzazioni manuali come gli origami, aule scolastiche, e luoghi immersi in una dimensione dolcemente nostalgica. Mauro Pratesi, storico dell’arte e professore presso l’Accademia fiorentina così scrive delle creazioni della Piccinini: <<Nelle piccole opere che Debora elabora come preziose miniature, sembra partire sempre dal dato reale, che viene continuamente reinventato attraverso arcane geometrie che creano all’unisono spazi e dettagli e che, infine, non sono altro che il racconto e il mondo interiore del personaggio ritrattato>>. La giovane pittrice, tuttavia, afferma che la sua arte si ispira alla ritrattistica cinquecentesca, e in particolar modo alle opere di Pontormo e Bronzino, dipinti in cui Debora, scrive sempre Pratesi <<riesce a identificare quei formidabili dettagli che delineano la precipua identità psicologica e intellettuale del personaggio ritratto >>. (Erba d’Arno, Autunno-Inverno 2016-2017- nn. 146-147).

17308706_433226967022285_3439380773267136805_n

Lago dei cigni, olio su carta, cm 7×9, 2017

 

17309179_436118386733143_1108388320823037015_n

La lezione, tecnica mista su carta, cm 9×12, 2016

 

Abbiamo chiesto alla Piccinini di parlarci delle tecniche da lei impiegate e del suo metodo: << lo spazio fisico può essere il denominatore comune di tutto il mio lavoro, che sia un interno, un paesaggio o un tavolo su cui poggiano degli oggetti. Anche i ritratti non riesco a non inserirli in un contesto spaziale. Per quanto riguarda la tecnica ultimamente lavoro in dimensioni molto piccole con estrema libertà creativa: uso insieme olio, biro, collage, pennelli e strumenti per incisione, ma alla base di tutto c’è sempre un semplice disegno fatto solo a lapis>>.

17425953_437675676577414_7910832507286268283_n

La lezione all’aperto, tecnica mista su carta, cm 9×12, 2016

 

17309851_434106660267649_5387624887084060296_n

Eva cuce, tecnica mista su carta, cm 7×9, 2016

 

L’arte – lo vediamo chiaramente in queste soavi opere della Piccinini – sa comunicare con semplicità, con la lingua degli uomini, ovvero attraverso i suoi oggetti e i suoi spazi, attraverso la sua realtà e i suoi sogni; anche il luogo più banale o quotidiano, o lo strumento più umile raffigurato, sa rivelare lo spirito umano, la sua complessità e la sua interiorità. Questa è un’arte aperta al cuore umano, diversa da quella chiusa in se stessa, astratta o concettuale che ha disintegrato tutte le sfaccettature dell’uomo, che si prefigge – in nome di una fittizia militanza – di trattare tutte le problematiche contemporanee, ma che invece parla del nulla più totale.

 

17622995_439966713014977_1508773598_o

Lavatoio, grafite, pigmento e caffè su carta intavolata, cm 170×140, 2014

 

Mostre

2017: Collettiva “Visite nella case d’artista: certamente, la casa di Xavier Bueno!”, a cura di Adriano Bimbi e Susanna Ragionieri, Accademia Delle Arti del Disegno, Firenze.

2016: Collettiva “Fra le pagine di Erba d’Arno. Artisti presentati da Mauro Pratesi”, a cura di Mauro Pratesi, Palazzo della Volta, Fucecchio; Collettiva “mostra di fine anno degli allievi della scuola internazionale d’arte grafica de Il Bisonte”, Galleria Il Bisonte, Firenze; Collettiva “Maestri e allievi dell’accademia di Belle Arti di Firenze”, a cura di Elisa Acanfora, Carlo Falciani, Cristina Frulli, Lyceum Club Internazionale di Firenze.

2015: Collettiva “Faces. Biennale Accademia delle Belle Arti di Firenze” a cura di Mauro Pratesi, Fabiola Napoli. Palazzo dell’ex Tribunale, Firenze; Collettiva “Don Milani il mio maestro”, a cura di Adriano Bimbi, chiostro del convento di San Marco, Firenze.

2014: Collettiva “Start Point: segno contemporaneo” a cura di Massimo Orsini, Marco Raffaele, Vincenzo Ventimiglia, Accademia di Belle Arti, Firenze; Collettiva “Terrarossa: la Lunigiana nelle immagini di 14 giovani pittori” a cura di Adriano Bimbi, Spartaco Papini, Piero Andrea Ricci Castello di Terrarossa, Licciana Nardi (MS). Riproposta presso gli spazi dell’associazione culturale Fornace Pasquinucci, Montelupo Fiorentino (FI); Collettiva “Album. Esercizi di disegno” a cura di Adriano Bimbi, Rifugio Gualdo, Sesto Fiorentino (FI); Collettiva “premio di pittura Spiga d’argento”, sala del consiglio Montespertoli, (FI).

2013: Collettiva “Camaldoli. Mille anni tra spirito e natura”, a cura di Adriano Bimbi,  Mauro Pratesi, Chiostro del monastero di Camaldoli (AR). Riproposta presso gli spazi dell’associazione culturale Fornace Pasquinucci, Montelupo Fiorentino (FI); Collettiva “X edizione Premio Nazionale delle arti di Bari” a cura di Giuseppe Sylos Labini. Sala Murat, Teatro Margherita, Bari; Collettiva “Start Point. Accademia in Palazzo”, a cura di Angela Nocentini, Giovanna Fezzi, Massimo Mattioli, Giandomenico Semeraro, Pier Luigi Tazzi. Galleria delle Carrozze, Palazzo Medici Riccardi, Firenze.

2012: Collettiva “Non sono che un uomo. La vita e i luoghi di Ernesto Balducci nelle immagini di venti giovani pittori”, a cura di Adriano Bimbi, Susanna Ragionieri, Mauro Pratesi. Galleria delle Carrozze, Palazzo Medici Riccardi, Firenze. Riproposta presso la villa La Sforzesca, Catell’Azzara (GR), presso la Biblioteca “Ernesto Balducci”, Barberino di Mugello (FI) e presso il Catello di Terrarossa, Licciana Nardi (MS). Collettiva “Dove sta Za’. 110 artisti per i 110 anni di Cesare Zavattini”, a cura di Paolo Della Bella, Aldo Frangioni, Galleria Quadro 0,96, Fiesole (FI). Opera donata alla Biblioteca Nazionale di Firenze.

2010: Collettiva “Di qui, di là, laggiù…”, California State University, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, a cura di Marsha Steinberg.

Lascia un commento